Quando vuoi fare un regalo e non hai un'idea precisa di cosa regalare, bisognerebbe donare un libro. Non c'è bisogno di una ricorrenza specifica: è sempre bello donare un libro. Veicola sempre un messaggio, un'idea, un sogno. Peccato che ogni volta che regalo un libro, il più delle volte la gente si incazzi...

If you want to make a gift and you have no idea about what to buy, well donating a book it's always a good choice. It's no necessary to wait for a specific occasion: it's always something good. A book materializes messages, ideas, dreams. Yet anytime I give a book as a gift in the majority of cases, people tend to get angry...

martedì 13 marzo 2018

A. Bourdain: "Kitchen Confidential"

Premetto che se c'è una cosa che non sopporto è la proliferazione di gente che cucina o che parla di cucina in tutti i luoghi reali o virtuali. Boccio quindi senza appello tutti questi programmi tv dove c'è gente che cucina o che disserta sulla cacio e pepe o sul vitello tonnato. 

Ho acquistato e letto questo libro come una sorta di sfida personale dato che non sapevo nulla del suo contenuto. Ovviamente conosco Anthony Bourdain come acclamato chef e questo sarebbe bastato per rivolgere la mia attenzione altrove. Ma se è vero, come è vero, che la copertina è la prima cosa che ci attrae in un libro, devo dire che i tre loschi figuri riportati appunto in copertina mi davano più l'idea di una band di metallari piuttosto che di cuochi.

Il contenuto del libro è in perfetta sintonia con la copertina. Bourdain racconta la sua vicenda personale di chef fra paradossi, situazioni incredibili, personaggi allucinanti, situazioni pazzesche, sesso e droga, il tutto con una capacità narrativa molto rokkettara.

Libro pieno di ironia, molto interessante e avvicente che colloca la vita dello chef in una luce decisamente poco ortodossa. 

Consiglio vivamente la lettura sia a chi è appassionato di cucina sia a chi la detesta come il sottoscritto.

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