"La chiamiamo Nonna. La gente la chiama la Strega. Lei ci chiama Figli di Cagna".
Una piccola citazione tanto per far capire il tenore di questo libro. E' un romanzo? Forse. Racconta la storia di due gemelli? Forse. Qual'è il confine la realtà e l'immaginazione? Difficile stabilirlo. E' tutto un sogno? Potrebbe darsi ma non si può dire. Questo rimane un libro potente. Molto potente.
"Siamo nudi. Ci colpiamo l'un l'altro con una cintura. Diciamo a ogni colpo:
– Non fa male.
Colpiamo
più forte, sempre più forte. Passiamo le mani sopra una fiamma. Ci
incidiamo una coscia, il braccio, il petto con un coltello e versiamo
dell'alcol sulle ferite. Ogni volta diciamo:
– Non fa male.
Nel
giro di poco tempo non sentiamo effettivamente più nulla. È qualcun
altro che ha male, è qualcun altro che si brucia, che si taglia, che
soffre. Non piangiamo più."
Altra citazione che rende abbastanza bene l'idea...
Se siete soliti leggere la letteratura da due soldi Made in Italy che gira oggi, lasciate perdere... Continuate ad armeggiare con il telefono o a guardare X Factor o qualche programma di cucina. Questo libro non fa per voi.