Quando vuoi fare un regalo e non hai un'idea precisa di cosa regalare, bisognerebbe donare un libro. Non c'è bisogno di una ricorrenza specifica: è sempre bello donare un libro. Veicola sempre un messaggio, un'idea, un sogno. Peccato che ogni volta che regalo un libro, il più delle volte la gente si incazzi...

If you want to make a gift and you have no idea about what to buy, well donating a book it's always a good choice. It's no necessary to wait for a specific occasion: it's always something good. A book materializes messages, ideas, dreams. Yet anytime I give a book as a gift in the majority of cases, people tend to get angry...

venerdì 9 ottobre 2015

Emmanuel Carrere

Durante l'estate ho letto un paio di libri di Emmanuel Carrere, scrittore francese che oggi va molto per la maggiore. Ho iniziato con "Il Regno". Si tratta certamente di un bel libro che non definirei di genere "Storia" perchè alla fin fine non lo è. Ha infatti dei toni romanzeschi, ma non è di certo un'opera di fantasia. La base di questo libro è la figura dell'evangelista Luca e la narrazione dei primi anni della nascita delle comunità cristiane. Non è però un libro sulla storia del cristianesimo per una serie di motivi. 

In primo luogo l'autore oltre a narrare le vicende legate a Luca e a quei fatidici anni, approfitta anche per narrare la storia della nascita di questo stesso libro, lo sviluppo del percorso personale che ha accompagnato l'autore durante questo lavoro e la sua stessa storia personale. In pratica narrazione storia ed autobiografia dello stesso Carrere si mischiano in modo mirabile lungo le pagine di questo libro.

La prosa è accattivante e mai noiosa. La presenza di queste due dimensioni rende "Il Regno" una storia interessantissima sotto molteplici punti di vista. Insomma si tratta di un libro che vale certamente la pena di leggere.

Ho poi acquistato e letto il libro più famoso di Carrere ovvero "Limonov". Si tratta della biografia di questo personaggio russo (ignoto ai più), ma attraverso le vicessitudini di Limonov, Carrere descrive la parallela storia dell'URSS e della Russia contemporanea. Insomma in questo libro la storia personale e la Storia (quella con la "S" maiuscola") vanno di pari passo. Devo dire che, pur rimanendo un libro di un certo interesse, questo "Limonov" mi è piaciuto meno rispetto a "Il Regno". Forse in quest'ultimo libro, Carrere appare più maturo, la sua scrittura mi sembra più riuscita rispetto a "Limonov". Comunque, ripeto, anche "Limonov" è un libro interessante dalla lettura certamente piacevole.

Comunque Carrere mi sembra uno scrittore acuto e gradevole: consiglio la lettura di questi due libri a tutti i tipi di lettori e lettrici. Magari qualcuno leggendo "Il Regno" potrebbe scoprire qualcosa di molto interessante sul cristianesimo.... Hai visto mai....

martedì 15 settembre 2015

Mi compro un libro... Mica facile....

E' da un po' che non scrivo su questo blog. Questo non signfica che abbia smesso di leggere: tutt'altro. Leggere è e rimane una delle mia passioni preferite. Diciamo che ho avuto da fare e non ho avuto il tempo di scrivere post su questo povero ed insignificante blog.

Adesso nei avrei di libri da commentare anche perchè ne ho comprati e letti tanti di libri dall'ultima volta che ho scritto qualcosa qui.

Ora che ho cinque minuti potrei accingermi ad annoiare lo sventurato lettore con i miei commenti superflui su uno dei tanti libri che nel frattempo ho appunto letto. Ma, vista l'occasione, preferisco approfittare di questo tempo e di questo spazio per qualche considerazione personale.

Questo anche perchè mi sono sempre chiesto se può essere di una qualche utilità fare brevissime recensioni dei libri, oltretutto un oggetto "misterioso" e sgradevole per gran parte dei miei concittadini...

E allora scrivo qualche mio pensierino personale.

La prima cosa che mi viene da pensare è quanto sia diventato difficile acquistare un libro. Non che ci siano impedimenti fisici, tecnici od economici. Acquistare libri è diventato facilissimo, anzi fin troppo facile: ed è anche economico se si pensa che in generale il costo dei libri non è mai particolarmente elevato, a meno di non essere interessati a qualche edizione di pregio. 

Insomma siamo circondati da libri dal prezzo tutto sommato abbordabile. La difficoltà nell'acquistare un libro consiste però nella difficoltà di mettere le mani su un "buon libro" che valga la pena di leggere. Parlo soprattutto di autori ed opere nuove. L'Iliade non si discute, così come non si discutono i grandi classici di tutte le letterature del mondo.

Ma comprare un libro appena uscito è un'impresa titanica. Spesso mi aggiro sconsolato per gli scaffali delle librerie come uno zombi che non sa dove sbattere la testa...

Ormai tutti scrivono: cantanti, attori, dj, politici, giornalisti dallo scarsissimo talento o rincoglioniti dall'Alzehimer... E poi ci sono i professori di ogni sorta: con lo scadere inesorabile dell'Accademia italiana la qualità della saggistica "made in Italy" è precipitata...

Come è triste leggere i libretti di questi professorini o giornalistini scritti con il copia-incolla da libri per lo più del mondo anglosassone. Che pena leggere i romanzi di questi autori, che usano una prosa il più delle volte del livello di uno scolaro di scuola media inferiore, con trame di un'originalità pari a zero?

Insomma il problema è: vorrei comprare un libro, ma non ho libri da comprare. Trovo sempre più spesso un mare di spazzatura. Raramente riesco a trovare qualcosina, magari di un piccolo editore, che può valere la pena di leggere. Ma per un lettore "duro" come me è sempre più difficile trovare una novità decente. Mi pare poi che anche gli stranieri se la passino piuttosto male.

Insomma per mutuare il titolo di un libro di Guenon, sguazziamo nell'epoca della quantità, ma dell'assenza di qualità. Ed è veramente un problema...

lunedì 13 aprile 2015

La morte di Gunter Grass

Ho appreso con grande dispiacere della morte di Gunter Grass. Essendo uno scrittore (tedesco) gran parte degli italiani non sa nemmeno chi sia e di conseguenza non saprà il valore non solo letterario di questo scrittore.

Ho avuto modo di leggere due sue opere: il famosissimo "Tamburo di latta" e "E' una lunga storia".

Al di là delle trame di queste due opere, quello che mi è sempre molto affascinato in queste due opere è l'idea di Grass della Storia come linea diagonale che attraversa le esistenze di tutti. La storia ci taglia come una lama di coltello: talvolta ci può travolgere, altre volte ci coinvolge, altre volte ancora ci dimentica. Siamo immersi nella Storia che si materializza davanti ai nostri occhi. Ed è una grande lezione di vita che richiede però consapevolezza, coscienza di essere noi tutti nella Storia e comunque, parte della Storia. 
 
Consiglio a tutti la lettura ed eventualmente la rilettura di questi due libri.

giovedì 5 marzo 2015

Kevin Barry: "Il Fiordo di Killary"

Devo ammettere che ho comprato per caso questo libro. L'ho tenuto sul mio comodino per un po' di tempo, per leggerlo nelle notti di inverno comodamente a letto. Per me infatti ci sono i libri da scrivania (pesanti, con molte pagine, impegnativi, che richiedono magari più letture o appunti al margine), libri da poltrona (meno pesanti, con un numero di pagine relativamente alto, relativamente impegnativi) e libri da comodino (con poche pagine, leggeri, lettura da svago). In breve questo libro è finito sul comodino perchè non troppo lungo e di facile lettura.

In effetti si tratta di una raccolta di racconti piuttosto agile. Il libro è decisamente interessante, la prosa è fluida e godibile, l'ambientazione è molto Irish (l'autore è infatti irlandese...), la narrazione accattivante. Si tratta di racconti piuttsto brevi per cui la lettura non è particolarmente impegnativa. Insomma un libro che si legge bene e si fa apprezzare.

Per un lettore come me, ormai diventato molto critico e sospettoso nei confronti di scrittori "nuovi", devo dire che questo libro è stato una piacevole e positiva sorpresa. Il "Fiordo di Killary" mi è proprio piaciuto.

Direi che consiglio decisamente la lettura di questo "il Fiordo di Killary" (il titolo è uno dei racconti presenti nel volume): anche per i lettori più giovani penso che sia più che indicato.