Quando vuoi fare un regalo e non hai un'idea precisa di cosa regalare, bisognerebbe donare un libro. Non c'è bisogno di una ricorrenza specifica: è sempre bello donare un libro. Veicola sempre un messaggio, un'idea, un sogno. Peccato che ogni volta che regalo un libro, il più delle volte la gente si incazzi...

If you want to make a gift and you have no idea about what to buy, well donating a book it's always a good choice. It's no necessary to wait for a specific occasion: it's always something good. A book materializes messages, ideas, dreams. Yet anytime I give a book as a gift in the majority of cases, people tend to get angry...

venerdì 26 febbraio 2010

Illic. I "La Perdita dei Sensi/ La Perte des Sens"


Un bellissimo ed impegnativo libro uscito postumo, dopo la morte del grande pensatore Ivan Illic. Tanti gli argomenti trattati di grandissima attualità affrontati con profondità di analisi sulle contraddizioni e vicoli ciechi della società contemporanea. Il titolo gioca anche su un doppio significato. In primo luogo la perdita dei sensi come sensorialità dovuta ad una massiccia ed invadente presenza della tecnologia che inibisce l'uso dei sensi e della fisicità umana. Poi c'è la perdita dei sensi come "significati" ovvero l'incomprensibilità di gran parte del nostro quotidiano.

Alcuni articoli che compongono i vari capitoli dell'opera sono maggiormente espressione di una certa "erudizione medievalistica": questo non toglie al libro il suo peso, la sua importanza e la sua bellezza.

Lettura consigliata al lettore dotato di una pur minima preparazione e sensibilità...
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A very good and profound book published posthumously after the Ivan Illic's death. This book entails a large number of issues and topics deeply analyzed mainly related to the contradictions and cul-de-sacs of our everyday life. The title shows a double meaning. First of all it is referred to a lack of sense in terms of sensibility caused by the intrusive presence of technology inhibiting human contacts with the physical reality. The other meaning involves the lack of sense in terms of "meanings" or the unintelligible dimension of our everyday life. Some articles composing the chapters are maybe more "erudite" but the book remains important, good, relevant and useful. I suggest it to a reader with at least a minimal cultural knowledge...

venerdì 19 febbraio 2010

Yasunari Kawabata: "Kyoto"


Bellissimo romanzo di ambientazione totalmente giapponese. Una storia ricca di poesia e di dettagli dipinti su tela. I dialoghi, i paesaggi, gli interni, i personaggi raccontano di un Giappone tradizionale e legato alle radici del suo passato.

Bello nel suo scorrere lento. Ispira una lettura quasi meditativa. Un libro che si discosta dal racconto classico pieno di colpi di scena e trame mozzafiato. Per questo è consigliata la lettura a chi apprezza la poesia dello sguardo e del silenzio che rendono questo libro "difficile" per il lettore superficiale e "commerciale".

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A beautiful book with a typical japanese setting. This book is characterized by poetry tones and details like a painting. Dialogues, landscapes, places and characters tell a story of a traditional Japan and its roots in the past.

This book is beautiful for its slow flowing inspiring a quasi-meditative reading. There are no breathtaking or sensational situations: for this reason I suggest its reading to those loving poetry hidden in a sight or in silence which renders this book rather "difficult" for a superficial reader.

martedì 2 febbraio 2010

Guenon R.: "Il regno della quantità ed i segni dei tempi/The Reign of Quantity & the Signs of the Times"


Accidenti che libro! Dall'autore di "Simboli di Scienza Sacra" (che spero di commentare a breve) un'altra opera veramente degna di nota. Anche se scritto nel 1946 questo libro presenta numerosissimi spunti di riflessione per l'uomo contemporaneo. L'autore infatti presenta in questa opera la sua visione "metafisica" e "tradizionale" dei meccanismi di una società morente e di una cultura decaduta ed immiserita all'inverosimile. La prosa è fluida, piuttosto complessa per i temi trattati, talora l'autore secondo me si perde in toni un po' troppo apocalittici e messianici.

Comunque un libro importante, "politico" e difficile, da leggere e rileggere. Lettura non per tutti: serve un buon bagaglio di cultura tradizionale, sensibilità ed illuminazione.
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What a book! From the author of "Symbols of Sacred Science" (I hope to comment it here very soon) another very relevant work. Even if written in 1946, this book includes many reflections and considerations useful for the contemporary mankind. The author describes his methaphysical and traditional vision about the mechanisms and dynamics of a died society and a collapsed and impoverished culture. Discussion is fluid but rather complex due to the issues analized; sometimes the author in my opinion uses some too apocalyptic tones.

However this is an important, political and difficult book: its reading is not suitable for all readers. It is necessary a good base of traditional culture and enlightenment.