Libro molto interessante su un fenomeno ormai diffusissimo fra tutte le fasce di età e tutte le generazioni: la passione per il passato come unico depositario di buone idee e progetti di valore.
In questo libro la retromania viene analizzata quasi come una vera e propria patologia che interessa tutti gli aspetti della vita di ciascuno di noi. Anche se il focus principale è il ritorno al passato in ambito musicale, l'autore (che è un critico musicale) riesce a proporre interessanti riflessioni e considerazioni con una discreta dose di ironia anche in altre dimensioni.
Insomma c'è molto su cui riflettere con la lettura di questo libro: con l'annientamento del futuro, lo svilimento del presente, l'unico appiglio rimasto è la nostalgica visione di un passato il più delle volte fin troppo mitizzato. Insomma c'è da chiedersi: abbiamo proprio smesso di sognare, di progettare utopie, di sperimentare?
Da leggere....
Nessun commento:
Posta un commento