Quando vuoi fare un regalo e non hai un'idea precisa di cosa regalare, bisognerebbe donare un libro. Non c'è bisogno di una ricorrenza specifica: è sempre bello donare un libro. Veicola sempre un messaggio, un'idea, un sogno. Peccato che ogni volta che regalo un libro, il più delle volte la gente si incazzi...

If you want to make a gift and you have no idea about what to buy, well donating a book it's always a good choice. It's no necessary to wait for a specific occasion: it's always something good. A book materializes messages, ideas, dreams. Yet anytime I give a book as a gift in the majority of cases, people tend to get angry...

lunedì 17 giugno 2019

Kuznecov A.: Babij Jar

La storia spesso e volentieri altro non è che la cronaca del male che l'umanità arreca a sè stessa, della sofferenza immane che una parte di umanità infligge ad un'altra senza un motivo razionale. Ci sarebbe da concludere che alla fine gli esseri umani sono principalmente e quotidianamente impegnati ad arrecare del male ad altri essi umani (nelle grandi o nelle piccole cose, con consapevolezza o inconsapevolmente) e al pianeta nella sua interezza, per avidità, stupidità, ottusità. E oltretutto, quando si esaminano certi eventi di un orrore indicibile, si fa molta fatica a parlare di umanità: non c'è umanità, non c'è niente altro che il male.

Questo libro è la cronaca di un orrore continuo e indicibile, di una brutalità che non trova le parole per essere raccontata: eppure qui viene proprio raccontata con quel sapore amaro che deriva dal fatto di aver toccato il fondo che può apparire impossibile da toccare, da un male che nessun animale (a parte l'uomo) è capace di arrecare a sè e agli altri. E non ci sono religioni che tengono perchè in questi momenti della storia Dio è totalmente assente. 

E' la storia del gigantesco massacro continuo di uomini donne e bambini perpetrato a Kiev durante la seconda guerra mondiale.

Si tratta di una lezione pesante soprattutto per il presente, per coloro che, incapaci di avere un sentimento di memoria degno di questo nome, non provano alcuna vergogna per invocare un passato indecente che non può essere dimenticato e tantomeno negato.

mercoledì 5 giugno 2019

Baltrušaitis J. "Il Medioevo Fantastico"

Il Medioevo è un'età orribile della nostra storia. Non c'è "Trono di Spade" o altra trovata televisiva che tenga. Oltretutto in Italia, a parte qualche breve parentesi, il Medioevo sostanzialmente non è mai finito. E si vede.

Eppure qua e là qualcosina di interessante il Medioevo ce lo riserva soprattutto laddove quella bizzarra, feroce, fanatica e sconclusionata umanità che lo popolava riusciva, consapevolmente o inconsapevolmente, a contaminarsi con culture decisamente più civili sia del passato che dell'Oriente. E da queste contaminazioni che nasce quel "bello", nell'architettura, nella letteratura, nella filosofia e nell'arte in generale, che il Medioevo nonostante tutto è riuscito a produrre. Sono poi queste contaminazioni (Grecia e Roma antica, Persia, India, Cina, la cultura ebraica e araba) che danno vita ad un vero e proprio Medioevo Fantastico la cui massima espressione almeno qui da noi è la corte di Federico II in Sicilia. 

Insomma il Medioevo diventa potente quando diventa ecumenico: una bella lezione per gli oscurantisti di oggi. Dalle piccole patrie non viene fuori niente.... del resto è questa anche la grande lezione di Roma.

Questo libro è un viaggio attraverso queste contaminazioni che testimonia inoltre come, con tutte le difficoltà che ci potevano essere in quei tempi privi di connessioni internet e smartphone, le idee e la cultura circolavano. E parecchio anche.

Libro di lettura leggermente impegnativa, ma poco: è un saggio che presuppone una certa sete di conoscenza. Consiglio anche per comprendere una certa simbologia che ancora ci circonda e che in pochi riescono a decifrare correttamente.