Come tutte le estati, ho predisposto da tempo la riserva di libri che mi porto dietro quando devo andare in spiaggia. Per me infatti è un enorme piacere stare spaparanzato sotto l'ombrellone, magari dopo aver fatto una lunga passeggiata lungo la riva al mattino molto presto, e mettermi a leggere qualcosa. Devo dire che il mare, soprattutto in alcuni orari ad esempio la tarda mattinata o il tardo pomeriggio, mi ispira parecchio a leggere: non so perchè. Forse è solo una questione di suggestione... Mah!
Tendenzialmente preferisco portarmi dietro qualcosa di leggero sotto tutti i punti di vista. In primo luogo il libro da spiaggia non deve essere un tomo di migliaia di pagine. Non si riesce a tenerlo a lungo e dopo un po' vengono i crampi. Ricordo un'estate recente: ho avuto enormi problemi a gestire fisicamente gli "increati" di Moresco dallo spessore e dal peso notevoli... Le braccia mi fanno ancora male. Inoltre non deve essere pesante anche come argomenti perchè sotto l'ombrellone con il caldo si rischia di crollare dal sonno: evito quindi trattati di logica filosofica e saggi troppo impegnativi.
Questi quindi i libri che mi porto dietro. Speriamo che siano buoni. Seguirà recensione post lettura.
- Iwaki Kei: "Arrivederci, Arancione"
- Mihail Sebastian: "Da duemila anni"
- Yasushi Inoue: "Morte di un maestro del Tè
- Lafcadio Hearn: "Ombre Giapponesi"
- Wisława Szymborska: "Discorso all'ufficio oggetti smarriti"
- Jorge L. Borges: "Storia universale dell'infamia"
- Jorge L. Borges: "L'Aleph"
- Francesca Rigotti: "De Senectute: la vecchiaia delle donne"
- Michael Frank: "I formidabili Frank"
Avrei anche altri libri che ho messo da parte ma devo vedere se mi entreranno nello zaino...
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