Quando vuoi fare un regalo e non hai un'idea precisa di cosa regalare, bisognerebbe donare un libro. Non c'è bisogno di una ricorrenza specifica: è sempre bello donare un libro. Veicola sempre un messaggio, un'idea, un sogno. Peccato che ogni volta che regalo un libro, il più delle volte la gente si incazzi...

If you want to make a gift and you have no idea about what to buy, well donating a book it's always a good choice. It's no necessary to wait for a specific occasion: it's always something good. A book materializes messages, ideas, dreams. Yet anytime I give a book as a gift in the majority of cases, people tend to get angry...

mercoledì 3 marzo 2010

J. Saramago: "Cecità/Blindness"

Un bellissimo romanzo che ha per tema centrale la follia umana causata dalla diffusione di una misteriosa epidemia di cecità.

In questa narrazione, di cui ovviamente non racconto la trama, che viaggia fra il surreale e il metaforico, il vero protagonista è il concetto di "abrutimento" in un mondo di ciechi (sia fisicamente che spiritualmente) dove una parvenza di sentimenti umani riesce a tenere accesa una flebile luce.

Saramago in questo libro mette in scena il delirio umano, la fragilità delle convenzioni che regolano la nostra vita quotidiana, la parodia della sopravvivenza. Insomma cecità oltre ogni limite.

Consiglio la lettura a tutti: la prosa è appassionante e la tecnica di scrittura sopraffina...

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An excellent novel having as central theme human madness caused by a mysterious epidemic blindness. In this book (I won't describe the storyline of course) the real protagonist is the concept of human degrade (in a surreal and methaphoric atmosphere) in a scenario made of blind people (in material and spiritual terms) where timid traces of humanity are capable to maintain a weak light still on.

Josè Saramago shows in this book human delirium, the weakness of the conventional rules governing our everyday life, the parody of human surviving. In brief, no-limit blindness.

I suggest the reading of this book to any kind of readers: it is an exciting book written in a very refined way...

venerdì 26 febbraio 2010

Illic. I "La Perdita dei Sensi/ La Perte des Sens"


Un bellissimo ed impegnativo libro uscito postumo, dopo la morte del grande pensatore Ivan Illic. Tanti gli argomenti trattati di grandissima attualità affrontati con profondità di analisi sulle contraddizioni e vicoli ciechi della società contemporanea. Il titolo gioca anche su un doppio significato. In primo luogo la perdita dei sensi come sensorialità dovuta ad una massiccia ed invadente presenza della tecnologia che inibisce l'uso dei sensi e della fisicità umana. Poi c'è la perdita dei sensi come "significati" ovvero l'incomprensibilità di gran parte del nostro quotidiano.

Alcuni articoli che compongono i vari capitoli dell'opera sono maggiormente espressione di una certa "erudizione medievalistica": questo non toglie al libro il suo peso, la sua importanza e la sua bellezza.

Lettura consigliata al lettore dotato di una pur minima preparazione e sensibilità...
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A very good and profound book published posthumously after the Ivan Illic's death. This book entails a large number of issues and topics deeply analyzed mainly related to the contradictions and cul-de-sacs of our everyday life. The title shows a double meaning. First of all it is referred to a lack of sense in terms of sensibility caused by the intrusive presence of technology inhibiting human contacts with the physical reality. The other meaning involves the lack of sense in terms of "meanings" or the unintelligible dimension of our everyday life. Some articles composing the chapters are maybe more "erudite" but the book remains important, good, relevant and useful. I suggest it to a reader with at least a minimal cultural knowledge...

venerdì 19 febbraio 2010

Yasunari Kawabata: "Kyoto"


Bellissimo romanzo di ambientazione totalmente giapponese. Una storia ricca di poesia e di dettagli dipinti su tela. I dialoghi, i paesaggi, gli interni, i personaggi raccontano di un Giappone tradizionale e legato alle radici del suo passato.

Bello nel suo scorrere lento. Ispira una lettura quasi meditativa. Un libro che si discosta dal racconto classico pieno di colpi di scena e trame mozzafiato. Per questo è consigliata la lettura a chi apprezza la poesia dello sguardo e del silenzio che rendono questo libro "difficile" per il lettore superficiale e "commerciale".

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A beautiful book with a typical japanese setting. This book is characterized by poetry tones and details like a painting. Dialogues, landscapes, places and characters tell a story of a traditional Japan and its roots in the past.

This book is beautiful for its slow flowing inspiring a quasi-meditative reading. There are no breathtaking or sensational situations: for this reason I suggest its reading to those loving poetry hidden in a sight or in silence which renders this book rather "difficult" for a superficial reader.

martedì 2 febbraio 2010

Guenon R.: "Il regno della quantità ed i segni dei tempi/The Reign of Quantity & the Signs of the Times"


Accidenti che libro! Dall'autore di "Simboli di Scienza Sacra" (che spero di commentare a breve) un'altra opera veramente degna di nota. Anche se scritto nel 1946 questo libro presenta numerosissimi spunti di riflessione per l'uomo contemporaneo. L'autore infatti presenta in questa opera la sua visione "metafisica" e "tradizionale" dei meccanismi di una società morente e di una cultura decaduta ed immiserita all'inverosimile. La prosa è fluida, piuttosto complessa per i temi trattati, talora l'autore secondo me si perde in toni un po' troppo apocalittici e messianici.

Comunque un libro importante, "politico" e difficile, da leggere e rileggere. Lettura non per tutti: serve un buon bagaglio di cultura tradizionale, sensibilità ed illuminazione.
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What a book! From the author of "Symbols of Sacred Science" (I hope to comment it here very soon) another very relevant work. Even if written in 1946, this book includes many reflections and considerations useful for the contemporary mankind. The author describes his methaphysical and traditional vision about the mechanisms and dynamics of a died society and a collapsed and impoverished culture. Discussion is fluid but rather complex due to the issues analized; sometimes the author in my opinion uses some too apocalyptic tones.

However this is an important, political and difficult book: its reading is not suitable for all readers. It is necessary a good base of traditional culture and enlightenment.

venerdì 29 gennaio 2010

In memoria di J.D. Salinger/In memory of J. D. Salinger

Desidero dedicare questo post alla memoria di J. D. Salinger deceduto ieri all'età di 91 anni. Salinger è stato l'autore del famosissimo libro "Il Giovane Holden", uno dei miei libri più preferiti, che in questo blog ho commentato in passato.
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I wish to dedicate this post to the memory of J. D. Salinger who died yesterday. Salinger was the author of the famous bestseller "The catcher in the rye", one of my favourite books, which I have cited in this blog in the past.

mercoledì 13 gennaio 2010

Beck U. "Il Dio Personale/Der eigene Gott "


Un libro molto interessante dell'autore dell'arcinota opera "La Società del Rischio". Il libro si presenta con molti interessanti spunti di riflessione sulle dinamiche delle grandi religioni monoteistiche nel XXI secolo, lo spirito religioso e la religiosità della società contemporanea e sulle problematiche circa la convivenza ed i rapporti fra fedi diverse nell'epoca dei grandi fanatismi, della globalizzazione e dei grandi processi migratori contemporanei.

Un libra tuttavia abbastanza complesso che richiede, anche se scritto in un modo non eccessivamente "tecnico", una certa dimestichezza con determinate problematiche, idee, correnti filosofiche e approfondimenti sociologici: insomma un libro per molti, ma non per tutti.

Resta comunque molto utile la lettura di questo libro che consiglio a chi si interroga sui problemi del presente e le possibilità di prospettive "intelligenti" per il futuro: per gli altri è meglio la TV o, preferibilmente, una bella passeggiatina...
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This is a very interesting book written by the author of the well-known book "The Risk Society". This book shows many useful considerations and reflections about the current dynamics within the great monoteistic religions in the XXI century, religiousity and spirituality trends in contemporary society and the problematic dimensions on the relations amongs religions, cultures in this age of great fanatism, globalization and relevant migration flows.

This book is thus rather complex requiring some expertise, even if not written in a too much technical idiom, some knowledge about certain phylosophycal and sociological doctrines, ideas and thoughts.

I consider its reading an useful thing and I suggest it above all to whom is wondering about the present situations and future perspectives and possibilites: for the others, I suggest a good TV show or, better, a good walk in the countryside...

venerdì 8 gennaio 2010

Petrini C. "Terra Madre: Come non Farci Mangiare dal Cibo"


Un libro molto interessante scritto dal fondatore della rete mondiale Terra Madre e di Slow Food. Molti gli spunti di riflessione sul rapporto completamente innaturale che ci lega al cibo, sulle iniziative che vengono intraprese dalle comunità del cibo nel mondo, sulla possibilità di contribuire alla sostenibilità anche attraverso le nostre scelte alimentari.

Insomma un libro pieno di idee, visioni, concetti, utopie, piccoli e grandi progetti comunque di "peso" che possono anche ridare un senso di ottimismo e di speranza, nonostante le tinte molto fosche che costituiscono la premessa di questo libro. "Possiamo veramente fare tutti la nostra parte": questo è il messaggio principale che lancia Petrini in questo libro. "E allora facciamola questa nostra parte" viene da dire alla fine della lettura.

Bellissimo anche il DVD allegato: viene la voglia di mollare tutto e di diventare contadini...

Consiglio la lettura a tutti e subito, soprattutto ai ragazzi e alle ragazze che dovrebbero essere i primi a sentirsi chiamati in causa... Forza! Muoviamoci!
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This is a very interesting book written by the founder of Slow Food and the Terra Madre network. This book (at present I have found only the italian version) includes many relevant issues and topics related to our innatural relations with food, sustainability, food communities' initiatives worldwide etc.

We all can do something to change: this is the focal message of the book's author also starting by food, our consumption models and our everyday diet.

The book includes also an interesting DVD.

I suggest the reading of this book to any kind of readers above all to young readers who are directly and primarly involved in the catastrophic processes in progress...

mercoledì 23 dicembre 2009

Yalom I. "Le lacrime di Nietzsche/When Nietzsche Wept"


Un racconto semi-fantastico sui rapporti e le sedute analitiche fra Nietzsche ed il dottor Breuer. Uso il termine "semi-fantastico" perchè, anche se sono presenti molti riferimenti a fatti realmente accaduti, gran parte della struttura del racconto si basa su situazioni di fantasia.

Insomma un racconto di chiara matrice psicoanalitica, vista anche l'esperienza professionale in materia dell'autore.

Francamente non so dire se questo libro mi sia piaciuto o meno. Qualcuno è rimasto entusiasta di questa storia: personalmente ho fatto un po' di fatica per finirlo. Sono però arrivato alla fine e non l'ho interrotto. E comunque di solito non è un buon segno...

Comunque mi permetto di segnalare la lettura di questo libro a chi si appassiona a letture che in un modo o nell'altro si ispirano alla psicoanalisi, ricche di introspezioni e turbamenti. (non è il mio caso!) Per tutti gli altri francamente non so...

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A semi-fantasy story about the relations and the psychoanalitycal sessions between Nietzsche and Dr. Breuer. I use the term "semi-fantasy" because, even if many facts cited are real, a larger part of the story is based on fantasy situations.

In brief this is a story highly inspired by psychoanalysis also in consideration of the author's professional experience.

Actually I don't know if this is a good book or not. Someone who has read this book has remained enthusiast of it: I have found some problem in concluding it but I have arrived to the end after all. And this is not however a positive signal...

Anyway, I may suggest its reading to those enthusiasts fo psychoanalysis and introspections. For the others I have actually no suggestion to make...

lunedì 23 novembre 2009

D. Mendelsohn: "Gli Scomparsi/The Lost: A Search for Six of Six Million"

Un bel libro che ha sullo sfondo l'ombra inquietante e drammaticissima dell'Olocausto. A differenza di libri di genere simile, in questo caso l'autore non descrive semplicemente gli aspetti drammatici di questo terribile dramma del XX secolo. Non si tratta di un mero libro di Storia.
L'Olocausto emerge infatti dalla ricerca che fa l'autore di comprendere la sorte di alcuni componenti della sua famiglia travolti da quegli eventi.

Si tratta quindi della Storia di una Storia. La ricerca in giro per il mondo di una serie continua di indizi, ricordi e di tracce molto spesso rimaste incastrate nella memoria di anziani, di lontani parenti, di spettatori a quel tempo bambini...

L'orrore di quella storia accompagna sempre la narrazione che alla fine si ricompone nel fato drammatico di una famiglia.

Il libro è forse un pò lungo e, fatto anomalo per uno scrittore americano, presenta frequentemente dei periodi un po' troppo prolissi tanto che si rischia di perdere il filo del discorso. Il libro però è veramente bello ed è certamente degno di essere letto: da tutti.
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A very good book having in the background the dramatic shadow of the Holocaust. Unlike other books on this topic, this is not case of a book of history: Holocaust emerges by the research made by the author about the fate of some members of his family.

This is thus a Story in History, a research almost worldwide of traces, memories and signs which often have remained blocked and hidden in old people mind, relatives, spectators when they were children at that time...

The horror of Holocaust always accompanies the narration which finally finds a recomposition in the dramatic fate of a jewish family.

This book is maybe too long and sometimes, quite strange for an american writer, sentences are too long: sometimes you may have the risk to lose the thread. Anyway. this book is interesting and worth reading: I suggest its reading to all types of readers.

venerdì 13 novembre 2009

M. Benasayag - A. Del Rey: "Elogio del conflitto/Eloge du Conflict"


Un libro abbastanza complesso dove convivono filosofia, sociologia e politica. Molti sono i riferimenti a Focault e alla sua Biopolitica. Il titolo potrebbe trarre in inganno: l'autore non auspica di certo il ricorso alla violenza o alla guerra. Quello cui si riferisce l'autore è il valore dinamico del confronto, delle differenze in opposizione al conformismo, all'appiattimento, all'assenza di critica.

In questo senso "conflitto" viene distinto dal concetto di "scontro" e viene quindi esaminato come fattore propulsore del cambiamento e delle dinamiche sociali. L'assopimento del conflitto e la sua rimozione dallo scenario sociale diviene pertanto una delle caratteristiche peculiari delle società contemporanee che per questa ragione appaiono anestetizzate ed incapaci di reagire a qualsiasi forma di crisi.

La prima parte del libro mi è apparsa piuttosto macchinosa, teorica e pesante: ho fatto un po' fatica a leggerla. La seconda è decisamente più interessante e propositiva. Si può leggere, (con un pizzico di preparazione però)...

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This is a rather complex book where philosophy, sociology and politics are mixed together. Many citations and references to M. Focault and his Biopolitics. The title could be misleading: the author doesn't refer to violence or war. He emphasizes the dynamic role of the "differences", "confrontations" and oppositions against conformism and lack of criticism and awareness.

With regards to this, conflict is taken distinct from "clash" and thus it is examined as critical factor within change processes and social dynamics. The reduction of conflicts and their removal from social scenarios thus becomes one of the main characteristics of the contemporary societies which, for this reason, are likely to be anaesthetized and unable to react to any form of crisis.

The first half of this book, in my opinion, is maybe too theoretical and complicated: it has been rather difficult to me to keep on reading (yawn...). The second half is definitively more interesting. I however suggest the reading of this book (but some theoretical skills are required...)


lunedì 26 ottobre 2009

U. Eco, J.C. Carrière: "Non sperate di liberarvi dei libri/N'esperez pas vous debarrasser des livres"


Un libro che parla di libri. Un libro che parla della passione per la lettura dei libri. Un libro che parla della passione di collezionare libri. Un libro che solletica l'interesse per i libri.

Un interessante dialogo fra due bibliofili; la conversazione è tranquilla e ricca di interessanti aneddoti, mai accademica o nozionistica. Questo genere di libri di solito finisce con lo scadere in una penosissima e noiosissima lezione di saccenza e di arrogante presunzione.

Non è tassativamente questo il caso. La conversazione affascina per la sua discrezione e per la grande quantità di stimoli che riesce a trasmettere al lettore.

Leggendo questo libro viene voglia di leggere...

Consiglio la lettura a tutti soprattutto ai giovani lettori: magari a qualcuno potrebbe accendersi una scintilla di passione per i libri...

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A book about books. A book about the passion for reading books. A book about the passion for collecting books. A book stimulating a deep love for books.

This is an interesting dialogue between two bibliophiles: a quiet conversation never academic or technical. Usually this kind of books tend to become a pathetic and boring lesson of "I know all" and arrogant ostentation.


This is not absolutely the case. The dialogue is fascinating for its elegance and clarity and for the great numbers of stimulating topics this book can transmit to the reader.

Reading this book, one has more and more desire to read books.

I suggest its reading to all types of readers: above all I suggest its reading to young readers hoping that someone will discover the pure love for books and reading...

venerdì 16 ottobre 2009

O. Sacks: Musicofilia/Musicophilia

Un bel viaggio attraverso le relazioni, spesso abbastanza turbolente, fra la mente e la musica scritto da un grande esperto e divulgatore dei meccanismi della mente umana.

La musica in questo libro è la più vera protagonista nel bene come nel male: da una parte Sacks descrive le patologie più o meno comuni legate alla musica e dall'altro descrive la capacità della musica di risolvere altrettante patologie.

Il libro è arricchito, come sempre nei lavori di Sacks, da un gran numero di casi concreti che rendono la lettura piuttosto fluida e piacevole: non è quindi un libro rivolto agli "addetti ai lavori", ma tutti possono trovare interessante la lettura di questo libro.

Io stesso ho riscontrato anche la descrizione e spiegazione di qualche mia fissazione musicale...
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This is a fascinating journey through the relations, sometimes also rather turbolent, between music and human mind written by a great expert of "human mind".

In this book, music is a real protagonist positively and negatively: on the one hand, Sacks describes a large numer of pathologies linked to music and on the other hand he describes the capability of music to solve other psycho-neuro pathologies.

This book includes, as usual in this author's books, many concrete cases and examples thus making its reading rather pleasant and fluid. Therefore this book is not directed to "experts" and everyone may find the reading of this book very interesting.

I have also found the description and explanations of some musical obsessions sometimes I have...

martedì 29 settembre 2009

Ishiguro Kazuo "Notturni/Nocturnes"

Un libro veramente gradevole. Cinque storie dove la musica traccia un interessante filo conduttore. Storie di musicisti. Storie di fallimenti. Storie di virtuosismi veri o presunti.

Consiglio la lettura a tutti: anche i giovani lettori troveranno questo libro sicuramente interessante.

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This is avery pleasing book. It is composed of five stories where music represents the essential focus. Stories of musicians. Stories of failures. Stories of real or presumed musical bravura.

I suggest its reading to all kind of readers: I think that also young readers will find this book extremely interesting...

venerdì 18 settembre 2009

S. Latouche: "La Scommessa della Decrescita/Le pari de la décroissance"


Un libro molto interessante, che descrive in modo semplice e chiaro, le caratteristiche dell'economia della decrescita e della frugalità.

Dopo aver delineato gli aspetti più salienti dell'attuale modello di sviluppo, fondato su una crescita indefinita con lo sfruttamento di risorse limitate e con pesanti ripercussioni di carattere ambientale, economico e sociale, l'autore disegna, anche in modo convincente, le possibilità e le opportunità offerte da modelli legati invece alla sobrietà, alla riscoperta di valori tradizionali, alla prevalenza del ben-essere sul ben-avere, alla centralità delle relazioni umane e dei rapporti con l'ambiente che ci circonda e ci sostiene materialmente e psicologicamente.

Un libro importante, propositivo e di grandissima attualità, se si considera il capolinea generale che la nostra società si trova di fronte (degrado ambientale, etico, politico, sociale ed economico).

Consiglio la lettura a tutti soprattutto ai giovani, anche perchè è un libro che si fonda sul buon senso (risorsa molto scarsa di questi tempi): non servono quindi competenze tecniche da economisti o da ambientalisti per leggerlo.
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This is a very interesting book describing, in a clear and plain way, the characteristics and features of the economy of degrowth and frugality. After having delineate the more relevant aspects of the current development model, based on a no-limit growth exploiting limited resources with heavy impacts in enviromental, social and economic terms, the author depicts, with a convincing approach, possibilities and opportunities offered by alternative models linked ot sobriety, re-discovering of traditional values, the prevailing of well-being over well-having, the focal role of human relations and the relations with the environment.


I like to define this book, an "important book" also considering the cul-de-sac which our society has currently to deal with (environmental, social, political, ethical and economic degradation). I suggest its reading above all to young readers also because this book is basicly inspired by wisdom (a scarce resource nowadays): technical economic skills are not necessary to read this book...

giovedì 3 settembre 2009

F. Capra: "Il Punto di Svolta/Turning Point"


Si tratta di un libro importante. Certamente non è un libro recentissimo, ma le tematiche trattate e l'intera analisi appaiono di grandissima attualità.

Vengono infatti affrontati in questo libro i delicati temi degli effetti perversi dei paradigmi che attualmente ispirano l'economia e la politica con le loro pesanti implicazioni di natura ambientale, sociale, psicologica. Scienza, filosofia, tecnologie, religione, sono alcuni pilastri di questo importante e bellissimo libro.

Consiglio la lettura a tutti, soprattutto ai giovani: anche se è un testo impegnativo, è bene stimolare il proprio senso di responsabilità e fare i conti con le problematiche che ci circondano nel nostro quotidiano.

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This is an important book. Even if not particularly recent, the topics discussed are current emergencies. The perverse effects of those paradigms presently inspiring economy and politics, with their implications in terms of environment, social and psychological degradation, are the focal points of this books. Science, philosophy, technology, religion are some key dimenions in this important and great book. I warmly suggest its reading above all to young readers: even if a "serious" book, I think it is always beneficial to stimulate the personal sense of reponsibility to better cope with the problematic issues of our everyday life.

giovedì 6 agosto 2009

J. Hillman-M. Ventura:"Cent'anni di psicanalisi. E il mondo va sempre peggio/ We've Had a Hundred Years of Psychotherapy: the World's Getting Worse


Un libro organizzato in parte in forma di intervista ed in parte come carteggio fra Hillman ed il giornalista-scrittore Ventura. I temi affrontati nel libro sono moltissimi, ma sono discussi in modo piuttosto confuso e superficiale. Il libro talvolta appare anche piuttosto sciocchino e banale.

Francamente ho letto molti altri libri di Hillman di qualità di gran lunga superiore. Questo mi sembra il risultato di una scelta puramente commerciale fatta sulla base di un titolo piuttosto accattivante che però nasconde il vuoto completo del libro.

Da leggere solo se non si ha niente altro da fare (consiglio una bella passeggiata in campagna) e niente altro di meglio da leggere...

Che peccato!
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This book is organized in part as an interview and in part as an exchange of letters between James Hillman and the writer Michael Ventura. Many topics are discussed in this book but, unfortunately, in a rather confused and superficial way. Sometimes this book also appears quite silly and banal.

I have actually read many other books by Hillman showing a definitively better quality than this one. This book, in my opinion, is likely to be the result of a purely business choice based on an appealing title which however hides the book's complete void.

You can read this book just if you have nothing better to do (go out for a walk in the country for example: it is better...) or nothing better to read...

What a pity!